778FS

Süden Radio #3

SONORA

Il tratto ferroviario abbandonato Castellaneta - Gioia del Colle in Puglia rappresenta uno di quei luoghi che rispondono alla definizione di spazi indecisi, realta eterogenee e disperse che, proprio per la loro natura di spazi non controllati, costituiscono un rifugio per la diversità, un prodotto della organizzazione razionale del territorio. Una subnatura che si colloca tra il mondo naturale e
l’artificialita dei processi industriali e di urbanizzazione.

 

778FS è la prima fase di ricerca di un progetto piu ampio, in cui il collettivo Polisonum ha percorso - in sei ore di cammino - un tratto ferroviario abbandonato, estendendo al campo del suono la dinamicità vegetale del Terzo Paesaggio teorizzato da Gilles Clement. Una rilevazione audio-video senza interruzioni, un accumulo sensibile di dati sullo spazio, un flusso continuo di stimoli eterogenei.
L’esplorazione fonografica di ferrovie in disuso, città fantasma, borghi abbandonati, ex zone industriali, riporta un senso della spazialità, del tempo e dell’atmosfera, trasformando lo spazio uditivo in ambiente di ascolto critico.

 

Attraverso la scoperta di un territorio considerato marginale, la fonografia si configura come atto politico che rende visibile ciò che è assente nella geografia ufficiale. Polisonum, attraverso la mappatura sonora di un territorio, rende udibile ciò che è complicato identificare nel quotidiano e utilizza il suono non solo come strumento, ma come metodo e dispositivo di indagine sulle trasformazioni dei paesaggi, dei territori e dei cambiamenti in atto nelle geografie fisiche e culturali del mondo contemporaneo.

 

Dati principali
Lunghezza tratto ferroviario: 39,923 km
Apertura: 1868
Chiusura: 1997-2008
Linea interessata: Bari - Taranto
Ultimo gestore: Ferrovie dello Stato
Elettrificazione: 3000 V CC
Scartamento: Ordinario
Stazioni e fermate: Gioia del Colle, Caputo, Coratini,
S. Basilio-Mottola, Castellaneta Citta,
Castellaneta, Palagianello, Palagiano-Mottola


La linea e ancora armata per quasi l’intero tratto, ma invasa dalla vegetazione spontanea e le rotaie sono state tagliate poco prima degli innesti sulla sede in servizio. Tutti i fabbricati di servizio sono in discrete condizioni.

 

 

Polisonum è un collettivo di ricerca artistica che utilizza il suono come metodo e dispositivo di indagine per esplorare le metamorfosi nei luoghi della storia e della contemporaneita, nei paesaggi e nelle geografie.
Polisonum si contraddistingue per una ricerca diretta all’ascolto e all’interpretazione dei luoghi nei quali opera, naturali o appartenenti all’esistente costruito, attraverso installazioni che si traducono nella restituzione di tracce sonore, identitarie di un tempo lontano o poco percepibili nello spazio in cui oggi esse abitano. Il collettivo pone al centro della propria pratica la relazione con lo spazio e i flussi sonori che lo animano, punto di partenza per ogni ricerca, per la realizzazione di opere che divengono ritratti sonori, contenitori di storie, trasformazioni, evoluzioni.

Le installazioni di Polisonum, concepite come opere aperte, si offrono all’interazione del pubblico e a una dimensione partecipativa, caratteri che divengono parte integrante e necessaria per ogni progetto.

 

 

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