Diario di una fenice irrequieta
Premio Lucia 2020
Diario di una fenice irrequieta è un’appendice in formato audio del diario Inchiostro, storia di un’adolescente oltre l’anoressia che Caterina Minni ha scritto a 14 anni. È un tentativo di parlare di anoressia attraverso alcune parole che Caterina ha scritto e che Francesca Berardi ha sottolineato, perché quel diario sarebbe potuto essere anche il suo.
Il glossario si costruisce intorno ad un dialogo intimo tra due donne di generazioni diverse - Caterina ha 21 anni, Francesca 37 - con la consapevolezza che più che essere andate “oltre” l’anoressia, sono sopravvissute alle sue manifestazioni più dure. Caterina a 11 anni è arrivata a pesare 22 kg, Francesca che a 14 era un po’ più alta, 36.
Si sono incontrate la scorsa primavera a Verona, la città in cui Caterina vive e studia. Per quattro pomeriggi consecutivi si sono date appuntamento alla panchina di un parco, dove parola dopo parola si sono confrontate sul significato di termini comunemente associati all’anoressia. Il loro dialogo tocca questioni che riguardano il corpo nella sua dimensione più cruda ma anche le emozioni e sensazioni che lo attraversano, il freddo, la paura, il senso di disgusto, il bisogno di fuga... fino al ritorno a casa e alla scoperta del desiderio.
Francesca Berardi lavora come giornalista freelance per testate e radio tra l’Italia e gli Stati Uniti. Il suo lavoro è stato pubblicato tra gli altri da TIME, Public Radio International, WNYC, The Guardian, ProPublica, Radio 3, Domani e Internazionale.
Dal 2011 al 2019 ha vissuto negli Stati Uniti dove ha conseguito un Master of Arts in Politics alla Journalism School della Columbia University e dove si è dedicata a un progetto investigativo sull’ineguaglianza nel sistema educativo che le è valso il Front Page Award for in-depth reporting dal Newswomen's Club of NYC. Grazie al sostegno del Brown Institute for Media Innovation ha potuto sviluppare un progetto che combina audio, cartografia, raccolta manuale di dati e illustrazione dedicato alla comunità dei canners, ovvero coloro che vivono raccogliendo bottiglie e lattine per le strade di New York. Nel 2015 ha pubblicato il libro Detour in Detroit. Prima di lavorare come giornalista ha studiato storia dell’arte, conseguendo una laurea specialistica in arte contemporanea all’Università La Sapienza di Roma.