A book is a perfect sculpture, a beautiful volume where time passes by. [Allen Ruppersberg] 

Dalla 55a Biennale di Venezia.

Poi si sbarca alla Giudecca, fermata Palanca ed è subito una Venezia che ci piace di più. Ci siamo andati per vedere l'ultimo progetto di Dora Garcia, The Joycean Society, un film che segue un incontro settimanale del gruppo di lettura che da trent'anni a Zurigo, legge Finnegans Wake di James Joyce, il libro più difficile al mondo, il libro senza fine, quello per cui pare Joyce abbia preso ispirazione dal Corano - dalla leggenda secondo cui ogni parola abbia circa settanta diverse interpretazioni - o la cui lettura assomiglia a quella ciclica, infinita della Torah, senza però ripeterne la sacralità.

Dora Garcia, The Joycean Society, still da video, 2013.

La riconquista del tempo attraverso la lettura come atto politico, le relazioni tra James Joyce, Trieste, Freud, Jung e la psicoanalisi; la storia di un libro che non finisce mai, Finnegans Wake e di un circolo di lettura che ne legge e rilegge le pagine da quasi trenta anni...di questo e molto altro abbiamo parlato con l'artista spagnola, da anni impegnata nell'investigazione dello scarto tra comunicazione funzionale e sistemi devianti di interpretazione, del potenziale politico dei ruoli marginali, della relazione tra linguaggio e disordini mentali, tra istituzione e radicalismi. 


Dora Garcia, The Joycean Society, still da video, 2013.

The Joycean Society è stata realizzata grazie alla sovvenzione per la produzione di un'opera del 45° Premio Internazionale d’Arte Contemporanea della Fondazione Prince Pierre di Monaco. 

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