Itinerario Acqua Nord Rifredi

Plotting The Urban Body Firenze

SONORA

Acqua • Nord • Rifredi
durata: 21'03"
lingua: ITA
trascrizione: pdf

 

Plotting the Urban Body Firenze è un'indagine sull'energia nello spazio urbano fiorentino.

 

Qui, ci prendiamo qualche riga di disclaimer...
Era l'inizio dell'estate 2020 quando abbiamo invitato Maria Pecchioli a pensare un capitolo fiorentino di
Plotting the Urban Bodyun progetto che l'ha portata dall'Asia alle Americhe a studiare i flussi energetici degli e negli spazi urbani a partire da un approccio speculativo e poetico alla medicina cinese. Eravamo uscite dai primi mesi di isolamento e Plotting the Urban Body Firenze nasceva sotto l'auspicio di poterne restituire una versione performativa e pubblica. Dopo mesi di passeggiate solitarie, Meet dalle rispettive cucine e sessioni di field recording, complice la pandemia, abbiamo iniziato a pensare a altri formati, altri modi per lavorare assieme. 

La ricerca di PTUB Firenze è confluita così nella produzione di un podcast che è passeggiata sonora, documentario, esercizio di meditazione. L'itinerario Acqua • Nord • Rifredi è il primo episodio di un percorso a tappe in cui i cinque elementi taoisti - legno, fuoco, metallo, terra, acqua - si traducono in strumenti di indagine ed espedienti narrativi. 


Nord - Acqua - Rifredi è un intreccio sonoro e narrativo scandito da materiali di archivio, memorie personali, storia collettiva e field recording. In questa narrazione - che nasce da Rifredi, il quartiere dove Maria è nata ed ora è tornata a vivere - i processi di trasformazione e stasi energetica della città si riflettono nei mutamenti individuali e collettivi. L'itinerario ribadisce quanto la densità energetica nello spazio fisico sia proporzionale alla condivisione emozionale della collettività.

 

 


Immagine da www.flog.it


L'itinerario attraversa Rifredi, area a Nord Ovest di Firenze, una zona storicamente rurale e che tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, con il trasferimento di piccole e grandi industrie - tra cui le Officine Galileo e la fonderia Pignone, oltre all'Istituto Chimico Farmaceutico e ai Macelli - è cresciuta in quartiere operaio e popolare, centro di una comunità attiva, solidale e vitale. 

Come il corso di un ruscello, l’itinerario scorre fra i giardini della collina di Montughi per discendere verso ovest, al Poggetto, dove nel 1945 alcuni dirigenti, operai ed impiegati delle Officine Galileo fondarono la FLOG - Fondazione Lavoratori Officine Galileo, i cui primi obiettivi furono divertimento e sport. Toccando lo scheletro di cemento del cosiddetto mostro del Poggetto, il cantiere abbandonato ormai da vent'anni in Via Burci, l'itinerario ritorna a valle, alla Scuola Elementare Matteotti e poi, lungo via Maestri del Lavoro, approda all’Ex Meccanotessile delle Officine Galileo, luogo da anni al centro del dibattito cittadino, scenario di promesse politiche, oggi oggetto di riqualificazione urbana e soprattutto, nella memoria di Maria e di un'intera generazione, spazio legato alla storia del Social Forum Europeo e del network Odissea per lo spazio.


Officine Galileo, Foto Fratelli Alinari [Licenza: dominio pubblico]

 

È qui che incontriamo la Venere Biomeccanica, una scultura antropomorfa alta cinque metri, costruita nel corso di 40 giorni di occupazione degli spazi che avrebbero dovuto ospitare il nuovo museo di arte contemporanea della città. Quel cantiere aperto divenne il centro di un’originale e autogestita pratica di riflessione, condivisione e creazione sui temi della città possibile. La Venere Biomeccanica, il simbolo di una cittadinanza pronta a creare e condividere immaginari fra arte e attivismo.

Dal 2003 la Venere Biomeccanica risiede nel cantiere abbandonato dell'Ex Meccanotessile.

In vista del futuro prossimo delle Ex Officine Galileo, una petizione su change.org*, lanciata contestualmente a questo progetto propone che lì rimanga e vi  trovi ufficialmente casa. "Vi chiedo di riconoscere il potere generativo e di autodeterminazione che rappresento, accordandomi il valore di Monumento alla Contemporaneità e collocandomi in modo permanente all’interno dell’area." - Venere Biomaccanica

 

*Tra i primi firmatari: Maria Pecchioli, Lorenzo Tripodi (Tesseræ e Oginoknauss), Nancy Kaczmarek, Luca Mauceri, Alessandro K.  Antonio Ardiccioni, Natalia Bavar produzione eventi,  Francesco D’Isa, Vanni Santoni scrittore, Matteo Salimbeni, Federico Grazzini, Massimo Conti (Kinkaleri), Sara Cassai, Eleonora Spezi.
 

Vi invitiamo all’ascolto dell’Itinerario Acqua • Nord • Rifredi e vi ricordiamo di leggere, sottoscrivere e condividere la petizione su change.org!  


 

Foto di Maria Pecchioli

 

CREDITI

Maria Pecchioli ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile reperire materiali audio-video analogici, digitalizzati per l’occasione e documenti a vario titolo e forma:

Ale K. OTK, Archivio Pietro Paolini, Rivista Mostro, freesound.org, Stamen Design, inventati.org, F.L.O.G., Marians, Nancy Kaczmarek, Antonio Ardiccioni, zeno.org, Enrico Gire, Il Cecco Rivolta, Oginoknauss, Lorenzo Tripodi, Luca  Mauceri, Leonardo Manga, e tutti i partecipanti consapevoli e inconsapevoli di Odissea per lo spazio le cui pratiche e memorie stanno confluendo in Itaca 2021 - Archivio in fieri.

Un ringraziamento speciale va ad Angela Burico per aver dato voce alla Venere Biomeccanica.

 

Maria Pecchioli è artista e producer di piattaforme cross-mediali, performer e filmmaker attenta ai processi di trasformazione individuale e collettiva. Ideatrice e curatrice della residenza artistica e summer school Corniolo Art Platform (dal 2011); co-fondatrice del duo artistico-curatoriale Radical Intention (2009); co-fondatrice del collettivo Fosca (2006). Nel 2020 vince il Premio OPEN /// CREAZIONE [URBANA] CONTEMPORANEA promosso da Pergine Festival per creazioni interdisciplinari che riescano a reinventare/immaginare/ esplorare lo spazio pubblico. Il suo film Cherokee Street - The Mutual Conquest ha ricevuto la menzione speciale della Giuria al Premio Combat 2019. Nel 2014 il film documentario Lei disse sì, di cui firma la regia, vince il Biografilm Festival. Proiettato in festival nazionali, internazionali e nelle sale cinematografiche, Lei disse sì è diventato uno dei progetti cross-mediali più rilevanti sui diritti civili in Italia. 

Da anni suona i gong planetari, performando in ambito artistico e sonoro-vibrazionale. Dal 2012, Plotting the Urban Body è stato realizzato a Milano in residenza a ViaFarini, a cura di Kunstverein (2014), a New York con Flux Factory (2014), a San Gimignano con Fenice Contemporanea (2015), a St.Louis USA con The Luminary (2016), a Torino prodotto con Mercato Centrale Torino (2019), a Barcellona durante la residenza ad Hangar.org (2020).

 

 

Plotting the Urban Body Firenze è possibile grazie al supporto di Comune di Firenze, Città Metropolitana, Fondazione CR Firenze e alla collaborazione di De Fabriek | Eindhoven. 

 

 

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