Lo Spazio del Sacro
Gli approfondimenti audio, opera per opera
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Lo Spazio del Sacro - Introduzione alla mostra (00:03:08)
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Adel Abdessamed - God is design (00:01:53)
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Giovanni Anselmo - Mentre le stelle (00:02:11)
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Kader Attia - The small dome of the rock (00:02:51)
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Paolo Cavinato - Reflections (00:02:14)
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Chen Zhen - Chaise de Nirvana (00:01:26)
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Vittorio Corsini - God save the people (00:02:07)
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Josep Ginestar - Todos buscamos (00:01:39)
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Anish Kapoor - Untitled (00:01:31)
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Richard Long - Arizona circle (00:02:12)
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Roberto Paci Dalò - Sun Tzu (00:01:34)
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Jaume Plensa - Jerusalem (00:02:16)
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Wael Shawky - Al Aqsa Park (00:02:17)
Per chi visitasse o volesse visitare la mostra Lo Spazio del Sacro alla Galleria Civica di Modena, Radio Papesse mette a disposizione e in libero download i percorsi sonori pensati per la collettiva curata da Marco Pierini.
Un itinerario che si articola in schede monografiche sulle singole opere, in contributi tematici del curatore e interviste agli artisti Roberto Paci Dalò e Vittorio Corsini; senza dimenticare la lettura di Paolo Nori che legge il racconto Sul sacro, scritto in occasione della seconda uscita di Civico 103, la rivista della galleria.
Tutti gli apparati audio della mostra sono disponibili anche in Galleria. Chi possiede un lettore mp3 o uno smart phone può scaricare l'audioguida direttamente al bookshop di Palazzo Santa Margherita, collegando il proprio supporto audio a un computer messo a disposizione dal museo. Chi lo desideri e abbia uno smartphone può inoltre ascoltare le singole tracce relative alle opere in mostra, inquadrando con il videofonino i codici bidimensionali che si trovano in calce ad ogni didascalia ragionata. Basta aver installato sul proprio cellulare un programma libero di tag-reading, puntare e ascoltare; è più veloce, facile e leggero di quanto sembri.
L’idea fondante della mostra risente molto delle parole di Mircea Eliade a sul fatto che il sacro, nell’arte contemporanea, è divenuto irriconoscibile; si è camuffato in forme, propositi e significati che sono apparentemente ‘profani’. Il sacro non è scontato, com’era per esempio nell’arte del Medioevo. Non si riconosce immediatamente e facilmente, perché non è più espresso attraverso il convenzionale linguaggio religioso'....