Moira Ricci - Nodi da sciogliere
Moira Ricci aveva un nodo da sciogliere, la scomparsa improvvisa della mamma da digerire, da archiviare.
20.12.53/10.08.04 nasce così, da un'esigenza istintiva, dal tentativo di guadagnare il tempo perso, riappropriandosi di quei frammenti di vita della madre, immortalati nelle fotografie di famiglia, che lei, figlia, non aveva vissuto. Immagini private, di repertorio - la mamma da ragazzina, con le cugine, sulla moto, con il babbo - in cui la Ricci si cala, ricalcando le pose, immergendosi nei colori, gettando ombre, vestendo abiti che in tutto e per tutto appartengono al tempo dello scatto, creandone un terzo, quello dell'immaginazione, della memoria falsificata.
Moira Ricci, Fidanzati - “20.12.53 - 10.08.04”, 2004-2009, courtesy l’artista; Galleria Alessandro De March, Milano.
Una falsificazione che si ripete anche negli ultimi lavori, quelli della serie Da buio a buio in cui la Ricci sovrappone ancora biografia e immaginazione, cronaca, ricordi, mitologie familiari e pura invenzione. Una carovana d’immagini fantastiche, di creature mitiche, un teatrino degli orrori, di bambine cinghiale, di uomini sasso...un repertorio di stranezze la cui realtà si perde nella nube della favola, immagini che sembrano vere ma che ritraggono le mistificazioni del passa parola e della credenza popolare. Quali siano i personaggi davvero esistiti neppure la Ricci lo sa ormai con precisione. Quel che è certo è che tutti appartengono a un territorio privato e domestico tanto da far pensare che sia impossibile tirare un bilancio della sua ancor giovane pratica artistica prescindendo dalle sue vicende personali.
Moira Ricci, Da nonna - “20.12.53 - 10.08.04”, 2004-2009, courtesy l’artista; Galleria Alessandro De March, Milano.
L'abbiamo incontrato a Firenze, in occasione della presentazione di Laboratorio Italia, un volume - curato da Marinella Paderni - che presenta quarantasei giovani artisti italiani, selezionati per il loro uso innovativo del mezzo. La Ricci, fotografa per professione e artista per passione, ripercorre la sua pratica artistica; dal lavoro più recente, Da Buio a Buio al progetto in fieri 20.12.53/10.08.04, da A Lidiput, alle imprese del Corso Superiore di Arti Visivi della Fondazione Ratti, quando invitata da Joan Jonas a mettersi in gioco si propose, neogaribaldina, di cancellare lo slogan Lombardia autonoma dal crinale di un monte, senza dimenticare il mancato musical che avrebbe dovuto unire la famiglia in un percorso ideale da Grosseto a Milano fino a New York. Allo stesso tempo, con una schiettezza molto toscana, non ci nasconde vicende private e storie di famiglia, dei trentadue zii, ventotto cugini e parentado intero in lacrime di fronte alle foto della serie 20.13.53/10.08.04.
L'intervista è accompagnata da Anne H di aArial, Improvisation di Broken Chord e Far Away di Amorph, tratte dalla compilation Sutemos027 - Intelligent Toys - We Make Music.