Radio Papesse

Dimitri Voudouris è un compositore elettroacustico, residente da tempo a Johannesburg e fondatore di Unyazi, il primo festival di musica elettronica del continente africano.

Non nuovo alla sperimentazione audio e digitale, ha iniziato a comporre negli anni Novanta basando il proprio approccio tecnico, teorico e compositivo sulla ricerca dei modelli cognitivi comportamentali psico-acustici e sulla relazione tra suono e ambienti in continua mutazione. L'attenzione agli aspetti socio-culturali si manifesta nella ricerca della sopravvivenza della musica nel XXI secolo e dell'impatto che i media e la tecnologia hanno sul compositore.

Nel 2006 Dimitri Voudouris ha collaborato insieme al geografo urbano Ismail Farouk nella realizzazione del video JHB626GP, scelto per rappresentare la città di Johannesburg alla Biennale d'Architettura di Venezia ed esposto ora al Palazzo delle Papesse per .ZA - giovane arte dal Sudafrica.

Vi facciamo ascoltare un brano tratto dal suo album Npfai.1/Palmos/Npfai.2/Praxis, uscito per la Pogus Productions, una casa discografica specializzata in elettronica, elettro-acustica e musica sperimentale, una label non commerciale, che non cede a compromessi e che, sfortunatamente, non è per tutti ma solo per gli ascoltatori più coscienziosi.

Questa è Npfai.1 (New Possibilities For African Instrument), una composizione elettro-acustica per kundi e m'bira (o kalimba), due strumenti della tradizione africana e tipici della musica rituale: il primo è un'arpa ricurva, il secondo, noto anche come African Thumb Piano, è composto da una cassa acustica di legno al quale sono attaccate delle lamelle di ferro di diversa lunghezza, dalla cui pressione si ottiene un suono simile a quello di uno xilofono.

Grazie alla Pogus Production per aver reso disponibile il brano selezionato nella modalità di ascolto.