La personale di Vittorio Corsini alla Galleria Civica di Modena, fino al 10 giugno 2012.
Un documentario per seguirne il percorso, parlare di uomini e paesaggio, di relazioni, di geografia, gesto, parole e natura.
La mostra di Vittorio Corsini è accompagnata da Il Lampione, un racconto di Paolo Nori.

Tra voci carte rovi e notturni è una mostra dedicata al tema del paesaggio, un vero e proprio antidoto contro la semplice contemplazione; il paesaggio di Corsini - e in questo si riprendano le teorie della co-emergenza di Francisco Varela e l'ecologia della mente di Gregory Bateson - non si riduce a una esperienza visiva: è piuttosto un elemento dinamico nel quale si svolge la nostra vita, si stabiliscono rapporti, si susseguono trasformazioni. Il paesaggio di Corsini allora non è mai nè panorama, nè paradigma inalterabile.

Opera emblematica di questa concezione è l’omonima Paesaggio, il grande lavoro a parete commissionato per la Palazzina dei Giardini. Nello scorcio stilizzato delle colline modenesi, a ogni abitazione corrisponde il nome del suo proprietario; a ribadire appunto che non esiste paesaggio senza le persone che lo vivono, non esiste paesaggio senza Roberto, Amelia, Stefania, Renata. Non esiste paesaggio senza relazioni. Lo scriveva anche il geografo francese Isnard: non esiste una società senza uno spazio che le sia proprio, all’interno del quale le generazioni si succedono con una continuità tale che si realizza un’identificazione tra il popolo e il suo territorio.

E molto spesso - così come in mostra a Modena - lo spazio dell'uomo è un tessuto, un intreccio restituito e costruito dalla parola. Per me la parola è un fatto molto importante nella nostra cultura - dice Corsini - non è un caso che abbia chiesto a Marco Pierini e Paolo Nori di avere questo racconto, Il Lampione. Io vedo il paesaggio come una serie di fili ininterrotti e straordinari che si intrecciano l'uno con l'altro e che sono le storie delle persone; in questo senso il paesaggio corrisponde ai canti australiani, quelli che Chatwin definisce un piatto di spaghetti, che lo attraversano e che se vengono interrotti poi non ce lo fanno vedere più. Mi interessava il racconto di Paolo Nori perchè costruisce tutte queste linee che sono presenti nel paesaggio e che noi viviamo ma non vediamo più. Questo è paesaggio per me.

In mostra anche Geografia e Geografia II, Risaia, un inedito del 1990 e la coppia di sculture Eros 10.5 e Eros 10.7. In contemporanea a Palazzo Santa Margherita sono in mostra una selezione di opere dalla Collezione di Disegni della Galleria Civica e una di ritratti d'artista.

La musica che accompagna lo speciale dedicato a Corsini è pubblicata sotto Creative Commons dalla netlabel Lost Children e dal Free Music Archive. .

 

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