I've installed a work called 2X2, a newly made but not humanely touched carving...We have been using the most advanced technological means... they (2X2) derive from a digital mapping of my body, I was moulded, positive plasters were made and scanned and my body was turned in a topographical map of 30.000 coordinates. That wire was then used as an enclosing domain into which eighty nesting polyhedral forms were created to occupy the volume that my body displaced. I suppose I'm trying to think again of how to make a marble carving without any of the illusionistic and representational effects of - let's say – Renaissance carving and at the same time dealing with the body. [Antony Gormley]

Antony Gormley a Carrara, ph. Valerio E. Brambilla

All'ex Laboratorio Corsi Nicolai di Carrara - specializzato nel secolo scorso in produzioni funerarie - il più inagibile e romanticamente decadente tra le sedi archeo-industriali scelte per questa Biennale di Carrara, Antony Gormley presenta 2X2, un doppio lavoro scultoreo in cui due figure umane - una affianco all'altra, entrambe con le braccia raccolte al petto e modellate sul corpo dello stesso artista - sono scomposte in geometrici poliedri che ricalcano a loro volta la forma dei microscopici cristalli di carbonato di calcio di cui è composto il marmo di Carrara. 

Due figure umane imponenti certo ma nelle quali è impossibile riconoscere tratti noti, non riferibili a ideologie o religioni; due sculture anonime che nella loro non monumentalità rispondono alla riflessione aperta da questa Biennale sul post-monument e sul radicale processo di de-monumentalizzazione che nel XX secolo ha liberato la scultura dall'encomio e dalla celebrazione. 

Antony Gormley, XIV Biennale internazionale di Scultura, Carrara, 2010. Laboratori Corsi-Nicolai, installation view, ph. Valerio E. Brambilla

The function that art has today – dice Gormley - is of a rather different order; rather then reinforcing the known and giving us a sense of history that is given often by political hierarchies or by the victors, art is meant to encourage a degree of disorientation, of displacement, of uncertainty in order to reinforce the subjects' self determination. This is really important

E importante è anche lo spazio che ospita 2X2, così come sono intrinseci al lavoro e alla pratica dell'artista l'intento di attivarlo, il passaggio di interesse dal corpo e l'oggetto scultoreo alla sua porosità, all'esperienza immersiva in un "f'ield" che allo stesso tempo risuona di e fa suonare i corpi che ne vengono in contatto; basti pensare ad un recente lavoro presentato alla Galleria Continua di Beijng, Another Singularity, lo scheletro tetraedico di un corpo che si estende, occupa e rimane incapsulato in una rete di quasi settecento corde che da esso si irradiano per collegarsi alle superfici interne della galleria che lo ospitano, amplificando la porosità di quel corpo da una parte e modificando la nostra percezione dello spazio e il passaggio attraverso di esso dall'altra.

Ed è interessante che allo stesso modo, a Carrara, Gormley dichiari di aver voluto usare gli spazi dell'ex Laboratorio Corsi conoscendo i rischi di una simile romantica bellezza - it's up to you to decide whether in a way the building of itself is more interesting than using it as a frame and I don't think of it as a frame but as really part of the work, I feel to have worked with the material of the context as part of the work - sfruttando la pericolosità stessa della struttura, la natura dissestata e incerta delle superfici per attivare la percezione fisica dei visitatori attraverso il loro passaggio nello spazio espositivo.

The idea of transfering and transferences is very important to me, there are many forms of tranference, I would say empathy is the first, there is a place where a body once was, there is a place where I too could be; this is the idea of projection of subjectivity onto something else but I think there are other senses of tranferences: there is an implied instability whitin the poses of these two works, which I hope is a reference to the fact that as you come into this space you are uncertain about the state of anything, where you can go, what your relationship is to this ruined building; hopefully to transfer the visual command system - that is always trying to interpret and read environment to something else, which is in a way about first hand esperience - is a thing that is so precious: we are so good at reading that we forget to enjoy just the sense of moving over soft ground for istance...the strange in sculpture is in its inertia, in its uselessness, it is not active but it is the trigger that allows us to be more aware of our own liveness

E così come nella sua inerzia la scultura può aiutarci a recuperare equilibrio e consapevolezza dei volumi e degli spazi, allo stesso modo, secondo Gormley il silenzio e l'immobilità della scultura sono elementi di sollievo rispetto a una produzione artistica che, sfruttando narrative non lineari, proiezioni e montaggi complessi, non fa che amplificare e riprodurre il caos del reale. 

Da One and Other - il progetto di arte pubblica che ha permesso a 2400 persone di occupare per un'ora il Fourth Plinth di Trafalgar Square - a Another Singularity e 2X2, con Gormley abbiamo parlato di scultura, dei rapporti timici e temporali che i suoi lavori innescano con lo spazio, di non monumentalità e spazio pubblico. 

Antony Gormley, One & Others, Londra 2009
 



La sigla di Speciale Carrara è la registrazione ambientale dell'installazione di Nemanja Cvijanovic per la XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara. Lo speciale di Radio Papesse dalla Biennale di Carrara è stato realizzato grazie al supporto logistico di Maddalena Fossombroni, Pietro Torrigiani e Castello in Movimento al Castello Malaspina di Fosdinovo.

 

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