Nei mesi di ricerca per il progetto Plotting the Urban Body Firenze, Maria Pecchioli ha incontrato Lorenzo Tripodi, architetto, fondatore del collettivo Ogino Knauss e attivista. Maria e Lorenzo si conoscono dalla fine degli anni Novanta, dai giorni di Hack it 98, il primo hackmeeting italiano organizzato al Centro Popolare Autogestito di Firenze. Hanno ripercorso le tappe di un lavoro di ricerca ventennale, che affonda le radici nella deriva urbana e che si è sviluppato tra cartografia e attivismo politico fino alla confluire in una complessa e omnicomprensiva metodologia transdisciplinare di 64 esercizi di Urban Reconnaissance. 

 


Crediti: oginoknauss.org
 

A proposito di Cartografia Resistente - una serie di pratiche condivise e comunitarie di investigazione urbana per la costruzione di un atlante urbano digitale alternativo alla centralizzazione dei contenuti e dei dati - Lorenzo Tripodi dice: ..."il contributo più interessante di cartografia resistente è stato mescolare una dimensione emotiva e psicogeografica di conoscenza dei territori - l'ispirazione era a perdersi nei territori, a trovare dei sistemi per disorientarsi - insieme alla necessità di mantenere una capacità lucida e analitica"

La conversazione approda infine in periferia. A partire dall'immagine del tao, che è simbolo di trasformazione generativa, che avviene per compenetrazione di polarità, piuttosto che per contrapposizione, Maria chiese se e come sia possibile recuperare tale principio nel corpo urbano occidentale dove il rapporto tra centro e periferia è invece polarizzato.

Dopo anni di studio sulle periferie moderniste - da quelle caraibiche a quelle europee, dal razionalismo di matrice francese al costruttivismo dei regimi dell'est - Tripodi invita a osservare ciò che si sedimenta ai margini, dove si deposita la polvere, dove la vita scorre, laddove accadono le conseguenze dei centri di trasformazione e ricorda che la dicotomia tra periferia e centro è un paradosso, perchè la ..."la periferia è una dimensione che può essere capita solo a livello politico, come macrosistema ma nello specifico, nella psicologia e nella realtà dei luoghi, non esiste luogo che non sia centrale a qualcuno o a qualcosa...". 

 

 

Lorenzo Tripodi è architetto. Ha conseguito un dottorato in progettazione urbana, regionale e ambientale, affiancandolo a una pratica costante di derive urbane come artista e attivista. Lavora come ricercatore indipendente, consulente in urbanistica e film-maker. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la rigenerazione e i conflitti nello spazio pubblico, lo sviluppo urbano sostenibile e integrato, le periferie urbane e il patrimonio modernista, i processi di produzione di immagini nell'economia urbana, la mappatura collaborativa e la pianificazione partecipativa. Con il collettivo Ogino:knauss produce film, documentari, video-installazioni, fotografia, graphic design e nuovi media. Nel corso delle sue molte attività ha sviluppato un approccio transdisciplinare che confluisce nella metodologia di ricerca urbana Urban Reconnaissance. Nel 2011, insieme a Laura Colini ha creato Tesserae Urban Social Research, organizzazione con sede a Berlino che si occupa di policy analysis, progettazione partecipata, formazione e comunicazione con un focus specifico sulla dimensione urbana delle politiche integrate europee.

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