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Fabrizio Corneli lavora con la luce. O meglio, lavora con l’ombra, grazie a uno studio approfondito e quasi scientifico dell’ottica e della geometria. Attraverso sistemi complessi eppure leggeri, crea figure che emergono dalla proiezione di luci radenti su strutture minimali appese alle pareti. In questa intervista, registrata in occasione della mostra D’Ombra, curata da Lea Vergine al Palazzo delle Papesse di Siena, ci racconta il fascino misterioso e secolare delle ombre, la sua fascinazione per la luce e per i giochi effimeri d’illusione che invita lo spettatore a disambiguare.
Fabrizio Corneli, Sognatrice-Vanessa, 2000.
Ad accompagnare l'intervista a Fabrizio Corneli abbiamo scelto la musica dei M.A.Z.C.A.